Vedere _exit(2) [87.2].
_exit, _Exit - conclusione del processo chiamante
#include <unistd.h> void _exit (int status); |
#include <stdlib.h> void _Exit (int status); |
Le funzioni _exit() e _Exit() sono equivalenti e servono per concludere il processo chiamante, con un valore pari a quello indicato come argomento (status), purché inferiore o uguale 255 (FF16).
La conclusione del processo implica anche la chiusura dei suoi file aperti, e l'affidamento di eventuali processi figli al processo numero uno (init); inoltre, si ottiene l'invio di un segnale SIGCHLD al processo genitore di quello che viene concluso.
La funzione non può restituire alcunché, dal momento che la sua esecuzione comporta la morte del processo.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/_exit.c
[95.30.1]
lib/stdlib.h
[95.19]
lib/stdlib/_Exit.c
[95.19.1]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s__exit.c
[94.8.1]
execve(2) [87.14], fork(2) [87.19], kill(2) [87.29], wait(2) [87.63], atexit(3) [88.7], exit(3) [88.7].
accept - accetta una richiesta di connessione in un socket
#include <sys/socket.h> int accept (int sfdn, struct sockaddr *addr, socklen_t *addrlen); |
La funzione di sistema accept() viene usata in os32 solo in relazione a socket di tipo SOCK_STREAM, per il protocollo TCP, in ascolto in attesa di connessione. Se il descrittore sfdn corrisponde a queste caratteristiche, la funzione estrae la prima richiesta in attesa, crea una nuova connessione e restituisce il numero del nuovo descrittore relativo.
Perché la funzione possa svolgere il proprio compito, è necessario che sfdn sia il descrittore di un socket TCP creato con la funzione socket() [87.54], collegato a una porta locale con la funzione bind() [87.4] e in ascolto di richieste di connessione attraverso la funzione listen() [87.31].
Per poter utilizzare la funzione accept() è necessario predisporre una memoria tampone in cui collocare una variabile strutturata di tipo struct sockaddr, a cui punta addr. Questa struttura viene popolata da accept() con l'indirizzo della controparte che richiede di connettersi (il tipo di indirizzo, l'indirizzo IPv4 e la porta).
Il parametro addrlen deve puntare a una variabile che contiene inizialmente la dimensione massima di *addr; la funzione accept() si limita a utilizzare al massimo lo spazio così indicato, ma il valore di *addrlen viene comunque aggiornato alla dimensione effettiva che ha o che dovrebbe avere la struttura completa. Pertanto, al termine del funzionamento di accept(), se il valore che *addrlen dovesse essere maggiore di quello indicato inizialmente, vuol dire che la struttura ottenuta è incompleta.
Se si usa accept() quando non ci sono richieste di connessione in attesa, questa blocca il funzionamento del processo chiamante, fino a che si ottiene effettivamente una richiesta. Tuttavia, prima di usare la funzione è possibile attribuire al descrittore l'opzione O_NONBLOCK e in tal modo ottenere che la funzione termini ugualmente il proprio lavoro restituendo un errore di tipo EAGAIN.
In caso di successo la funzione restituisce un valore non negativo, corrispondente al descrittore del socket creato per la nuova connessione. In presenza di errori, la funzione restituisce -1 e aggiorna la variabile errno.
|
lib/sys/socket.h
[95.23]
lib/sys/socket/accept.c
[95.23.1]
kernel/lib_s/s_accept.c
[94.8.2]
bind(2) [87.4], connect(2) [87.11], listen(2) [87.31], socket(2) [87.54].
bind - associa un indirizzo e una porta locali a un socket
#include <sys/socket.h> int bind (int sfdn, const struct sockaddr *addr, socklen_t addrlen); |
Dopo che un socket è stato creato con l'ausilio della funzione socket() [87.54], questo contiene soltanto l'informazione del tipo (nel caso di os32 può trattarsi soltanto di AF_INET), senza indirizzo e porta. Per attribuire tali informazioni, riferite al lato locale della connessione, si può usare la funzione bind().
Per os32 la variabile strutturata che fa capo a *addr può contenere solo informazioni relative a IPv4.
In caso di successo la funzione restituisce zero; in caso di errore si ottiene invece -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
|
lib/sys/socket.h
[95.23]
lib/sys/socket/bind.c
[95.23.2]
kernel/lib_s/s_bind.c
[94.8.3]
accept(2) [87.3], connect(2) [87.11], listen(2) [87.31], socket(2) [87.54].
brk, sbrk - modifica della dimensione del segmento dati
#include <unistd.h> int brk (void *address); void *sbrk (intptr_t increment); |
Le funzione brk() e sbrk() permettono di modificare la dimensione del segmento dati del processo, generalmente per aumentarlo. Per os32, l'area di memoria che può essere espansa o contratta, si trova dopo la pila dei dati. L'incremento del segmento dati usato da un processo implica generalmente la copia dello stesso in una nuova posizione.
La funzione brk() permette di richiedere di fissare la fine del segmento dati in corrispondenza dell'indirizzo fornito come argomento, in qualità di puntatore generico.
La funzione sbrk() permette di richiedere la modifica del segmento dati specificandone l'incremento e restituendo il valore precedente della fine del segmento dati, in forma di puntatore. In tal modo, la funzione sbrk() può essere usata anche solo per conoscere la fine attuale del segmento dati, fornendo come argomento un incremento pari a zero.
La funzione brk() restituisce zero se l'operazione richiesta è completata con successo, diversamente restituisce -1, aggiornando la variabile errno.
La funzione sbrk() restituisce un puntatore valido, se l'operazione si conclude con successo, diversamente si ottiene l'equivalente del valore -1, tradotto in forma di puntatore generico, con il contestuale aggiornamento della variabile errno.
|
Le funzioni brk() e sbrk() servono per l'allocazione dinamica della memoria attraverso malloc(), free() e realloc(). Pertanto, è meglio avvalersi di queste ultime, piuttosto di rischiare di mettere in conflitto le due cose.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/brk.c
[95.30.3]
lib/unistd/sbrk.c
[95.30.34]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_brk.c
[94.8.4]
kernel/lib_s/s_sbrk.c
[94.8.33]
chdir, fchdir - modifica della directory corrente
#include <unistd.h> int chdir (const char *path); int chdir (int fdn); |
La funzione chdir() cambia la directory corrente, in modo che quella nuova corrisponda al percorso annotato nella stringa path. La funzione fchdir() dovrebbe svolgere lo stesso compito, indicando la nuova directory come descrittore già aperto; tuttavia os32 gestisce le directory esclusivamente in forma di percorso.
|
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/chdir.c
[95.30.4]
lib/unistd/fchdir.c
[95.30.16]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_chdir.c
[94.8.5]
chmod, fchmod - cambiamento della modalità dei permessi di un file
#include <sys/stat.h> int chmod (const char *path, mode_t mode); int fchmod (int fdn, mode_t mode); |
Le funzioni chmod() e fchmod() consentono di modificare la modalità dei permessi di accesso di un file. La funzione chmod() individua il file su cui intervenire attraverso un percorso, ovvero la stringa path; la funzione fchmod(), invece, richiede l'indicazione del numero di un descrittore di file, già aperto. In entrambi i casi, l'ultimo argomento serve a specificare la nuova modalità dei permessi.
Tradizionalmente, i permessi si scrivono attraverso un numero in base otto; in alternativa, si possono usare convenientemente della macro-variabili, dichiarate nel file sys/stat.h
, combinate assieme con l'operatore binario OR.
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os32 non considera i permessi SUID (Set user id), SGID (Set group id) e Sticky, che nella tabella non sono stati nemmeno annotati; inoltre, non tiene in considerazione i permessi legati al gruppo.
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|
lib/sys/stat.h
[95.25]
lib/sys/stat/chmod.c
[95.25.1]
lib/sys/stat/fchmod.c
[95.25.2]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_chmod.c
[94.8.6]
kernel/lib_s/s_fchmod.c
[94.8.13]
chmod(1) [86.7], chown(2) [87.8], open(2) [87.37], stat(2) [87.55].
chown, fchown - modifica della proprietà dei file
#include <unistd.h> int chown (const char *path, uid_t uid, gid_t gid); int fchown (int fdn, uid_t uid, gid_t gid); |
Le funzioni chown() e fchown(), modificano la proprietà di un file, fornendo il numero UID e il numero GID. Il file viene indicato, rispettivamente, attraverso il percorso scritto in una stringa, oppure come numero di descrittore già aperto.
|
|
Le funzioni consentono di attribuire il numero del gruppo, ma os32 non valuta i permessi di accesso ai file, relativi ai gruppi.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/chown.c
[95.30.5]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_chown.c
[94.8.7]
kernel/lib_s/s_fchown.c
[94.8.14]
chmod(2) [87.7].
clock - tempo della CPU espresso in unità clock_t
#include <time.h> clock_t clock (void); |
La funzione clock() restituisce il tempo di utilizzo della CPU, espresso in unità clock_t, corrispondenti a secondi diviso il valore della macro-variabile CLOCKS_PER_SEC. Per os32, come dichiarato nel file time.h
, il valore di CLOCKS_PER_SEC è 100, essendo la frequenza del temporizzatore interno regolata a 100 Hz.
La funzione restituisce il tempo di CPU, espresso in centesimi di secondo.
lib/time.h
[95.29]
lib/time/clock.c
[95.29.2]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_clock.c
[94.8.8]
time(2) [87.59].
close - chiusura di un descrittore di file
#include <unistd.h> int close (int fdn); |
Le funzioni close() chiude un descrittore di file.
|
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/close.c
[95.30.6]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_close.c
[94.8.9]
connect - inizia una connessione su un socket
#include <sys/socket.h> int connect (int sfdn, const struct sockaddr *addr, socklen_t addrlen); |
Un socket che sia già stato associato a una porta locale, può essere collegato a un socket remoto attraverso la funzione connect(). Si distinguono due casi: se il protocollo è «connesso» (IPPROTO_TCP), questo procedimento può essere eseguito una volta sola, se invece non lo è (IPPROTO_UDP), ci si può connettere successivamente a socket remoti differenti.
Si intende, pertanto, che *addr si riferisca all'indirizzo del socket remoto.
In caso di successo la funzione restituisce zero; in caso di errore si ottiene invece -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
|
lib/sys/socket.h
[95.23]
lib/sys/socket/connect.c
[95.23.3]
kernel/lib_s/s_connect.c
[94.8.10]
accept(2) [87.3], bind(2) [87.4], listen(2) [87.31], socket(2) [87.54].
dup, dup2 - duplicazione di descrittori di file
#include <unistd.h> int dup (int fdn_old); int dup2 (int fdn_old, int fdn_new); |
Le funzioni dup() e dup2() servono a duplicare un descrittore di file. La funzione dup() duplica il descrittore fdn_old, utilizzando il numero di descrittore libero più basso che sia disponibile; dup2(), invece, richiede che il nuovo numero di descrittore sia specificato, attraverso il parametro fdn_new. Tuttavia, se il numero di descrittore fdn_new risulta utilizzato, questo viene chiuso prima di diventare la copia di fdn_old.
|
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/dup.c
[95.30.7]
lib/unistd/dup2.c
[95.30.8]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/fs/fd_dup.c
[94.5.1]
kernel/lib_s/s_dup.c
[94.8.11]
kernel/lib_s/s_dup2.c
[94.8.12]
Vedere dup(2) [87.12].
execve - esecuzione di un file
#include <unistd.h> int execve (const char *path, char *const argv[], char *const envp[]); |
La funzione execve() è quella che avvia effettivamente un programma, mentre le altre funzioni exec...() offrono semplicemente un'interfaccia differente per l'avvio, ma poi si avvalgono di execve() per svolgere effettivamente quanto loro richiesto.
La funzione execve() avvia il file il cui percorso è specificato come stringa, nel primo argomento.
Il secondo argomento deve essere un array di stringhe, dove la prima deve rappresentare il nome del programma avviato e le successive sono gli argomenti da passare al programma. L'ultimo elemento di tale array deve essere un puntatore nullo, per poter essere riconosciuto.
Il terzo argomento deve essere un array di stringhe, rappresentanti l'ambiente da passare al nuovo processo. Per ambiente si intende l'insieme delle variabili di ambiente, pertanto queste stringhe devono avere la forma nome=valore, per essere riconoscibili. Anche in questo caso, per poter individuare l'ultimo elemento dell'array, questo deve essere un puntatore nullo.
Se execve() riesce nel suo compito, non può restituire alcunché, dato che in quel momento, il processo chiamante viene rimpiazzato da quello del file che viene eseguito. Pertanto, se viene restituito qualcosa, può trattarsi solo di un valore che rappresenta un errore, ovvero -1, aggiornando anche la variabile errno di conseguenza.
|
os32 non prevede l'interpretazione di script, perché non esiste alcun programma in grado di farlo. Anche la shell di os32 si limita a eseguire i comandi inseriti, ma non può interpretare un file.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/execle.c
[95.30.11]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/proc/proc_sys_exec.c
[94.14.22]
fork(2) [87.19], exec(3) [88.21], getopt(3) [88.56], environ(7) [91.1].
Vedere chdir(2) [87.6].
Vedere chmod(2) [87.7].
Vedere chown(2) [87.8].
fcntl - configurazione e intervento sui descrittori di file
#include <fcntl.h> int fcntl (int fdn, int cmd, ...); |
La funzione fcntl() esegue un'operazione, definita dal parametro cmd, sul descrittore richiesto come primo parametro (fdn). A seconda del tipo di operazione richiesta, potrebbero essere necessari degli argomenti ulteriori, i quali però non possono essere formalizzati in modo esatto nel prototipo della funzione. Il valore del secondo parametro che rappresenta l'operazione richiesta, va fornito in forma di costante simbolica, come descritto nell'elenco seguente.
|
Il significato del valore restituito dalla funzione dipende dal tipo di operazione richiesta, come sintetizzato dalla tabella successiva.
|
|
lib/fcntl.h
[95.6]
lib/fcntl/fcntl.c
[95.6.2]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_fcntl.c
[94.8.15]
fork - sdoppiamento di un processo, ovvero creazione di un processo figlio
#include <unistd.h> pid_t fork (void); |
La funzione fork() crea una copia del processo in corso, la quale copia diventa un processo figlio del primo. Il processo figlio eredita una copia dei descrittori di file aperti e di conseguenza dei flussi di file e directory.
Il processo genitore riceve dalla funzione il valore del numero PID del processo figlio avviato; il processo figlio si mette a funzionare dal punto in cui si trova la funzione fork(), restituendo però un valore nullo: in questo modo tale processo figlio può riconoscersi come tale.
La funzione restituisce al processo genitore il numero PID del processo figlio; al processo figlio restituisce zero. In caso di problemi, invece, il valore restituito è -1 e la variabile errno risulta aggiornata di conseguenza.
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/fork.c
[95.30.18]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_fork.c
[94.8.16]
Vedere stat(2) [87.55].
getcwd - determinazione della directory corrente
#include <unistd.h> char *getcwd (char *buffer, size_t size); |
La funzione getcwd() modifica il contenuto dell'area di memoria a cui punta buffer, copiandovi al suo interno la stringa che rappresenta il percorso della directory corrente. La scrittura all'interno di buffer può prolungarsi al massimo per size byte, incluso il codice nullo di terminazione delle stringhe.
La funzione restituisce il puntatore alla stringa che rappresenta il percorso della directory corrente, il quale deve coincidere con buffer. In caso di errore, invece, la funzione restituisce il puntatore nullo NULL.
|
La funzione getcwd() di os32 deve comunicare con il kernel per ottenere l'informazione che le serve, perché la «u-area» (User area) è trattenuta all'interno del kernel stesso.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/getcwd.c
[95.30.19]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
chdir(2) [87.6].
getgid, getegid - determinazione del gruppo reale ed efficace
#include <unistd.h> gid_t getgid (void); gid_t getegid (void); |
La funzione getgid() restituisce il numero corrispondente al gruppo reale a cui appartiene il processo; la funzione getegid() restituisce il numero del gruppo efficace del processo.
Il numero GID, reale o efficace del processo chiamante. Non sono previsti casi di errore.
Le funzioni getgid() e getegid() di os32 devono comunicare con il kernel per ottenere l'informazione che a loro serve, perché la «u-area» (User area) è trattenuta all'interno del kernel stesso.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/getgid.c
[95.30.22]
lib/unistd/getegid.c
[95.30.20]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
Vedere getuid(2) [87.27].
Vedere getpid(2) [87.25].
getpid, getppid, getpgrp - determinazione del numero del processo o del gruppo di processi
#include <unistd.h> pid_t getpid (void); pid_t getppid (void); pid_t getpgrp (void); |
La funzione getpid() restituisce il numero del processo chiamante; la funzione getppid() restituisce il numero del processo genitore rispetto a quello chiamante; la funzione getpgrp() restituisce il numero attribuito al gruppo di processi a cui appartiene quello chiamante.
Il numero di processo o di gruppo di processi, relativo al contesto della funzione. Non sono previsti casi di errore.
Le funzioni getpid(), getppid() e getpgrp() di os32 devono comunicare con il kernel per ottenere l'informazione che a loro serve, perché la «u-area» (User area) è trattenuta all'interno del kernel stesso.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/getpid.c
[95.30.25]
lib/unistd/getppid.c
[95.30.26]
lib/unistd/getpgrp.c
[95.30.24]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
Vedere getpid(2) [87.25].
getuid, geteuid - determinazione dell'identità reale ed efficace
#include <unistd.h> uid_t getuid (void); uid_t geteuid (void); |
La funzione getuid() restituisce il numero corrispondente all'identità reale del processo; la funzione geteuid() restituisce il numero dell'identità efficace del processo.
Il numero UID, reale o efficace del processo chiamante. Non sono previsti casi di errore.
Le funzioni getuid() e geteuid() di os32 devono comunicare con il kernel per ottenere l'informazione che a loro serve, perché la «u-area» (User area) è trattenuta all'interno del kernel stesso.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/getuid.c
[95.30.27]
lib/unistd/geteuid.c
[95.30.21]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
ipconfig - configurazione di un'interfaccia di rete con l'indirizzo IPv4 e la maschera di rete (funzione specifica di os32)
#include <sys/os32.h> int ipconfig (int n, in_addr_t address, int m); |
La funzione di sistema ipconfig(), specifica di os32, permette di configurare un'interfaccia di rete con il suo indirizzo IPv4 e la sua maschera di rete. Il primo parametro, n, individua l'interfaccia di rete, nella tabella net_table[]; pertanto, lo zero è riservato all'indirizzo locale virtuale (loopback), pari all'interfaccia net0, mentre i valori successivi riguardano le interfacce Ethernet reali. L'ultimo parametro, m, è la maschera di rete, espressa in quantità di bit; per esempio, il valore 16 corrisponderebbe alla maschera 255.255.0.0.
In caso di successo la funzione restituisce zero, altrimenti, in caso di errore, si ottiene -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
|
lib/sys/os32.h
[95.21]
lib/sys/os32/ipconfig.c
[95.21.2]
kernel/lib_s/s_ipconfig.c
[94.8.18]
kill - invio di un segnale a un processo
#include <sys/types.h> #include <signal.h> int kill (pid_t pid, int sig) |
La funzione kill() invia il segnale sig al processo numero pid, oppure a un gruppo di processi. Questa realizzazione particolare di os32 comporta come segue:
se il valore pid è maggiore di zero, il segnale viene inviato al processo con il numero pid, ammesso di averne il permesso;
se il valore pid è pari a zero, il segnale viene inviato a tutti i processi appartenenti allo stesso utente (quelli che hanno la stessa identità efficace, ovvero il valore euid), ma se il processo che chiama la funzione lavora con un valore di euid pari a zero, il segnale viene inviato a tutti i processi, a partire dal numero due (si salta init);
valori negativi di pid non vengono presi in considerazione.
|
|
lib/sys/types.h
[95.26]
lib/signal.h
[95.17]
lib/signal/kill.c
[95.17.2]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_kill.c
[94.8.19]
signal(2) [87.52].
link - creazione di un collegamento fisico tra un file esistente e un altro nome
#include <unistd.h> int link (const char *path_old, const char *path_new); |
La funzione link() produce un nuovo collegamento a un file già esistente. Va fornito il percorso del file già esistente, path_old e quello del file da creare, in qualità di collegamento, path_new. L'operazione può avvenire soltanto se i due percorsi si trovano sulla stessa unità di memorizzazione e se ci sono i permessi di scrittura necessari nella directory di destinazione. Dopo l'operazione di collegamento, fatta in questo modo, non è possibile distinguere quale sia il file originale e quale sia invece il nome aggiunto.
|
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/link.c
[95.30.29]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_link.c
[94.8.20]
ln(1) [86.13] open(2) [87.37], stat(2) [87.55], unlink(2) [87.62].
listen - in ascolto attendendo una connessione verso un socket locale
#include <sys/socket.h> int listen (int sfdn, int backlog); |
La funzione di sistema listen() viene usata per mettere un socket in attesa di connessione dall'esterno. Di norma, prima di usare questa funzione ci si avvale di bind() [87.4], per impostare le caratteristiche principali del socket.
Il parametro backlog serve a specificare il numero massimo di richieste di connessione che si possono accodare.
Per mettere in atto effettivamente una nuova connessione, partendo dalla prima richiesta disponibile, accodata da listen(), si usa poi la funzione accept() [87.3].
In caso di successo la funzione restituisce zero; in presenza di errori restituisce invece -1 e aggiorna la variabile errno.
|
lib/sys/socket.h
[95.23]
lib/sys/socket/listen.c
[95.23.4]
kernel/lib_s/s_listen.c
[94.8.21]
bind(2) [87.4], connect(2) [87.11], accept(2) [87.3], socket(2) [87.54].
Vedere setjmp(2) [87.49].
lseek - riposizionamento dell'indice di accesso a un descrittore di file
#include <unistd.h> off_t lseek (int fdn, off_t offset, int whence); |
La funzione lseek() consente di riposizionare l'indice di accesso interno al descrittore di file fdn. Per fare questo occorre prima determinare un punto di riferimento, rappresentato dal parametro whence, dove va usata una macro-variabile definita nel file unistd.h
. Può trattarsi dei casi seguenti.
|
Lo scostamento indicato dal parametro offset si applica a partire dalla posizione a cui si riferisce whence, pertanto può avere segno positivo o negativo, ma in ogni caso non è possibile collocare l'indice prima dell'inizio del file.
Se l'operazione avviene con successo, la funzione restituisce il valore dell'indice riposizionato, preso come scostamento a partire dall'inizio del file. In caso di errore, restituisce invece il valore -1, aggiornando di conseguenza anche la variabile errno.
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/lseek.c
[95.30.30]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_lseek.c
[94.8.23]
dup(2) [87.12] fork(2) [87.19], open(2) [87.37], fseek(3) [88.44].
mkdir - creazione di una directory
#include <sys/stat.h> int mkdir (const char *path, mode_t mode); |
La funzione mkdir() crea una directory, indicata attraverso un percorso, nel parametro path, specificando la modalità dei permessi, con il parametro mode.
Tuttavia, il valore del parametro mode non viene preso in considerazione integralmente: di questo si considerano solo gli ultimi nove bit, ovvero quelli dei permessi di utenti, gruppi e altri utenti; inoltre, vengono tolti i bit presenti nella maschera dei permessi associata al processo (si veda anche umask(2) [87.60]).
La directory che viene creata in questo modo, appartiene all'identità efficace del processo, ovvero all'utente per conto del quale questo sta funzionando.
|
|
lib/sys/stat.h
[95.25]
lib/sys/stat/mkdir.c
[95.25.4]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_mkdir.c
[94.8.24]
mkdir(1) [86.17], chmod(2) [87.7], chown(2) [87.8], mknod(2) [87.35], mount(2) [87.36], stat(2) [87.55], umask(2) [87.60], unlink(2) [87.62].
mknod - creazione di un file vuoto di qualunque tipo
#include <sys/stat.h> int mknod (const char *path, mode_t mode, dev_t device); |
La funzione mknod() crea un file vuoto, di qualunque tipo. Potenzialmente può creare anche una directory, ma priva di qualunque voce, rendendola così non adeguata al suo scopo (una directory richiede almeno le voci .
e ..
, per potersi considerare tale).
Il parametro path specifica il percorso del file da creare; il parametro mode serve a indicare il tipo di file da creare, oltre ai permessi comuni.
Il parametro device, con il quale va indicato il numero di un dispositivo (completo di numero primario e secondario), viene preso in considerazione soltanto se nel parametro mode si richiede la creazione di un file di dispositivo a caratteri o a blocchi.
Il valore del parametro mode va costruito combinando assieme delle macro-variabili definite nel file sys/stat.h
, come descritto nella pagina di manuale stat(2) [87.55], tenendo conto che os32 non può gestire file FIFO, collegamenti simbolici e socket di dominio Unix.
Il valore del parametro mode, per la porzione che riguarda i permessi di accesso al file, viene comunque filtrato con la maschera dei permessi (umask(2) [87.55]).
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|
lib/sys/stat.h
[95.25]
lib/sys/stat/mknod.c
[95.25.5]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_mknod.c
[94.8.25]
mkdir(2) [87.34], chmod(2) [87.7], chown(2) [87.8], fcntl(2) [87.18], stat(2) [87.55], umask(2) [87.60], unlink(2) [87.62].
mount, umount - innesto e distacco di unità di memorizzazione
#include <sys/os32.h> int mount (const char *path_dev, const char *path_mnt, int options); int umount (const char *path_mnt); |
La funzione mount() permette l'innesto di un'unità di memorizzazione individuata attraverso il percorso del file di dispositivo nel parametro path_dev, nella directory corrispondente al percorso path_mnt, con le opzioni indicate numericamente nell'ultimo argomento options. Le opzioni di innesto, rappresentate attraverso delle macro-variabili, sono solo due:
|
La funzione umount() consente di staccare un innesto fatto precedentemente, specificando il percorso della directory in cui questo è avvenuto.
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|
lib/sys/os32.h
[95.21]
lib/sys/os32/mount.c
[95.21.3]
lib/sys/os32/umount.c
[95.21.8]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_mount.c
[94.8.26]
kernel/lib_s/s_umount.c
[94.8.47]
open - apertura di un file puro e semplice oppure di un file di dispositivo
#include <sys/types.h> #include <sys/stat.h> #include <fcntl.h> int open (const char *path, int oflags); int open (const char *path, int oflags, mode_t mode); |
La funzione open() apre un file, indicato attraverso il percorso path, in base alle opzioni rappresentate dagli indicatori oflags. A seconda del tipo di indicatori specificati, potrebbe essere richiesto il parametro mode.
Quando la funzione porta a termine correttamente il proprio compito, restituisce il numero del descrittore del file associato, il quale è sempre quello di valore più basso disponibile per il processo elaborativo in corso.
Il descrittore di file ottenuto inizialmente con la funzione open(), è legato al processo elaborativo in corso; tuttavia, se successivamente il processo si sdoppia attraverso la funzione fork(), tale descrittore, se ancora aperto, viene duplicato nella nuova copia del processo. Inoltre, se per il descrittore aperto non viene impostato l'indicatore FD_CLOEXEC (con l'ausilio della funzione fcntl()), se il processo viene rimpiazzato con la funzione execve(), il descrittore aperto viene ereditato dal nuovo processo.
Il parametro oflags richiede necessariamente la specificazione della modalità di accesso, attraverso la combinazione appropriata dei valori: O_RDONLY, O_WRONLY, O_RDWR. Inoltre, si possono combinare altri indicatori: O_CREAT, O_TRUNC, O_APPEND.
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Quando si utilizza l'opzione O_CREAT, è necessario stabilire la modalità dei permessi, cosa che va fatta preferibilmente attraverso la combinazione di costanti simboliche appropriate, come elencato nella tabella successiva. Tale combinazione va fatta con l'uso dell'operatore OR binario; per esempio: S_IRUSR|S_IWUSR|S_IRGRP|S_IROTH. Va osservato che os32 non gestisce i gruppi di utenti, pertanto, la definizione dei permessi relativi agli utenti appartenenti al gruppo proprietario di un file, non ha poi effetti pratici nel controllo degli accessi per tale tipo di contesto.
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|
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La funzione restituisce il numero del descrittore del file aperto, se l'operazione ha avuto successo, altrimenti dà semplicemente -1, impostando di conseguenza il valore della variabile errno.
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lib/sys/types.h
[95.26]
lib/sys/stat.h
[95.25]
lib/fcntl.h
[95.6]
lib/fcntl/open.c
[95.6.3]
chmod(2) [87.7], chown(2) [87.8], close(2) [87.10], dup(2) [87.12], fcntl(2) [87.18], link(2) [87.33], mknod(2) [87.35], mount(2) [87.36], read(2) [87.39], stat(2) [87.55], umask(2) [87.60], unlink(2) [87.62], write(2) [87.64], fopen(3) [88.36].
pipe - creazione di un condotto senza nome
#include <unistd.h> int pipe (int pipefd[2]); |
La funzione pipe() crea, nella tabella degli inode, un condotto, ovvero un inode speciale con questa caratteristica. All'inode associa due descrittori, uno per la lettura e l'altro per la scrittura, restituendone il numero, rispettivamente in pipefd[0] e pipefd[1]. Ciò che viene scritto attraverso il descrittore pipefd[1] viene accumulato in una memoria tampone (costituita dallo spazio di memoria inutilizzato nell'inode che lo rappresenta) e viene prelevato con la lettura dal descrittore pipefd[0].
La funzione restituisce zero se la creazione si è conclusa con successo, oppure -1 in caso di problemi, aggiornando di conseguenza il valore di errno.
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/pipe.c
[95.30.31]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/lib_s/s_pipe.c
[94.8.28]
close(2) [87.10] open(2) [87.37], write(2) [87.64], read(2) [87.39].
read - lettura di descrittore di file
#include <unistd.h> ssize_t read (int fdn, void *buffer, size_t count); |
La funzione read() cerca di leggere il file rappresentato dal descrittore fdn, partendo dalla posizione in cui si trova l'indice interno di accesso, per un massimo di count byte, collocando i dati letti in memoria a partire dal puntatore buffer. L'indice interno al file viene fatto avanzare della quantità di byte letti effettivamente, se invece si incontra la fine del file, viene aggiornato l'indicatore interno per segnalare tale fatto.
La funzione restituisce la quantità di byte letti effettivamente, oppure zero se è stata raggiunta la fine del file e non si può proseguire oltre. Va osservato che la lettura effettiva di una quantità inferiore di byte rispetto a quanto richiesto non costituisce un errore: in quel caso i byte mancanti vanno richiesti con successive operazioni di lettura. In caso di errore, la funzione restituisce il valore -1, aggiornando contestualmente la variabile errno.
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lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/read.c
[95.30.32]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/lib_s/s_read.c
[94.8.29]
recvfrom - ricezione di un messaggio da un socket
#include <sys/socket.h> ssize_t recvfrom (int sfdn, void *buffer, size_t count, int flags, struct sockaddr *addrfrom, socklen_t *addrlen); |
La funzione recvfrom() consente di ricevere un «messaggio» da un socket, collocandolo in memoria a partire dall'indirizzo buffer, utilizzando al massimo count byte. La funzione restituisce poi la quantità di byte letti, o un valore negativo in caso di errore.
Se la funzione riceve un puntatore valido in corrispondenza di addrfrom e di addrlen, significa che si vuole annotare in corrispondenza di *addrfrom l'indirizzo di origine del messaggio ricevuto, in forma di variabile strutturata di tipo struct sockaddr. In tal caso, alla chiamata della funzione il valore di *addrlen deve indicare la dimensione massima disponibile in memoria per annotare tale informazione, sapendo che questo valore viene poi modificato per contenere la dimensione originale effettiva: in pratica, se questa dimensione è maggiore di quella della chiamata, vuol dire che tale informazione è stata annotata ma solo in parzialmente, troncandola.
Nella realizzazione di os32, il parametro flags viene semplicemente ignorato, non essendo previsti indicatori che possano modificare la modalità di ricezione-lettura dei dati.
È importante osservare che la ricezione di un messaggio può risultare troncata, se la memoria tampone che parte da buffer non ha una dimensione sufficiente. Questo succede per esempio se si riceve da un socket relativo a una connessione UDP. Quando invece si sta operando con un socket TCP, il flusso di ricezione avviene in modo continuo, senza troncamenti.
La lettura avviene normalmente bloccando il processo chiamante, fino a che si ottiene qualcosa. Diversamente, con l'ausilio della funzione fcntl() è possibile attribuire l'opzione O_NONBLOCK per lasciare che la funzione termini ugualmente segnalando l'errore EAGAIN.
In caso di successo la funzione restituisce la dimensione del messaggio ricevuto; altrimenti si ottiene -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
|
lib/sys/socket.h
[95.23]
lib/sys/socket/recvfrom.c
[95.23.5]
kernel/lib_s/s_recvfrom.c
[94.8.30]
accept(2) [87.3], bind(2) [87.4], connect(2) [87.11], listen(2) [87.31], socket(2) [87.54].
rmdir - eliminazione di una directory vuota
#include <unistd.h> int rmdir (const char *path); |
La funzione rmdir() cancella la directory indicata come percorso, nella stringa path, purché sia vuota.
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|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/rmdir.c
[95.30.33]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/lib_s/s_unlink.c
[94.8.48]
routeadd - aggiunta di un instradamento nella tabella degli instradamenti (funzione specifica di os32)
#include <sys/os32.h> int routeadd (in_addr_t destination, int m, in_addr_t router, int device); |
La funzione di sistema routeadd(), specifica di os32, permette di aggiungere un instradamento IPv4 che richiede l'attraversamento di un router. Infatti, gli instradamenti nella rete locale sono definiti automaticamente dalla funzione ipconfig() [87.28], contestualmente alla configurazione dell'interfaccia.
I parametri della funzione sono rappresentati rispettivamente da: indirizzo di destinazione; maschera in forma di quantità di bit; indirizzo del router da interpellare; numero dell'interfaccia di rete locale, attraverso la quale eseguire la comunicazione.
In caso di successo la funzione restituisce zero, altrimenti, in caso di errore, si ottiene -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
|
lib/sys/os32.h
[95.21]
lib/sys/os32/routeadd.c
[95.21.5]
kernel/lib_s/s_routeadd.c
[94.8.31]
routedel - eliminazione di un instradamento nella tabella degli instradamenti (funzione specifica di os32)
#include <sys/os32.h> int routedel (in_addr_t destination, int m); |
La funzione di sistema routedel(), specifica di os32, permette di eliminare un instradamento IPv4, individuato dall'indirizzo e dalla maschera di rete (espressa in quantità di bit).
In caso di successo la funzione restituisce zero, altrimenti, in caso di errore, si ottiene -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
|
lib/sys/os32.h
[95.21]
lib/sys/os32/routedel.c
[95.21.6]
kernel/lib_s/s_routedel.c
[94.8.32]
Vedere brk(2) [87.5].
send - invio di un messaggio attraverso un socket
#include <sys/socket.h> ssize_t send (int sfdn, const void *buffer, size_t count, int flags); |
La funzione recvfrom() consente di inviare un «messaggio» attraverso un socket, prelevandolo dalla memoria a partire dall'indirizzo buffer, utilizzando da lì al massimo count byte. La funzione restituisce poi la quantità di byte trasmessi effettivamente, o un valore negativo in caso di errore.
Nella realizzazione di os32, il parametro flags viene semplicemente ignorato, non essendo previsti indicatori che possano modificare la modalità di ricezione-lettura dei dati. D'altra parte, se non si considera il parametro flags, la funzione si comporta nello stesso modo di write()write(2) [87.64].
La trasmissione avviene normalmente bloccando il processo chiamante, fino a che si ottiene il risultato. Diversamente, con l'ausilio della funzione fcntl()fcntl(2) [87.18] è possibile attribuire l'opzione O_NONBLOCK per lasciare che la funzione termini ugualmente segnalando l'errore EAGAIN.
In caso di successo la funzione restituisce la dimensione del messaggio trasmesso effettivamente; altrimenti si ottiene -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
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lib/sys/socket.h
[95.23]
lib/sys/socket/send.c
[95.23.6]
kernel/lib_s/s_send.c
[94.8.34]
accept(2) [87.3], bind(2) [87.4], connect(2) [87.11], listen(2) [87.31], socket(2) [87.54], recvfrom(2) [87.40], write(2) [87.64].
Vedere setgid(2) [87.48].
Vedere setuid(2) [87.51].
setgid, setegid - impostazione dell'identità del gruppo
#include <unistd.h> int setgid (gid_t gid); int setegid (gid_t gid); |
Ogni processo viene associato a un gruppo di utenti, rappresentato da un numero, noto come GID, ovvero group identity. Tuttavia si distinguono tre tipi di numeri GID: l'identità reale, l'identità efficace e un'identità salvata in precedenza. L'identità efficace di gruppo (EGID) è quella con cui opera sostanzialmente il processo; l'identità salvata è quella che ha avuto il processo in un altro momento in qualità di identità efficace e che per qualche motivo non ha più.
La funzione setgid() riceve come argomento un numero GID e si comporta diversamente a seconda della personalità del processo, come descritto nell'elenco successivo:
se l'identità efficace del processo, EUID o EGID, corrisponde a zero, trattandosi di un caso particolarmente privilegiato, tutte le identità di gruppo del processo (reale, efficace e salvata) vengono inizializzate con il valore fornito alla funzione setgid();
se l'identità efficace di gruppo del processo corrisponde a quella fornita come argomento a setgid(), nulla cambia nella gestione delle identità del processo;
se l'identità di gruppo reale o quella salvata in precedenza corrispondono a quella fornita come argomento di setgid(), viene aggiornato il valore dell'identità efficace, senza cambiare le altre;
in tutti gli altri casi, l'operazione non è consentita e si ottiene un errore.
La funzione setegid() riceve come argomento un numero GID e imposta con tale valore l'identità di gruppo efficace del processo, purché si verifichi almeno una delle condizioni seguenti:
l'identità EUID o EGID del processo è zero;
l'identità di gruppo reale o quella salvata del processo corrisponde all'identità efficace che si vuole impostare;
l'identità di gruppo efficace del processo corrisponde già all'identità efficace che si vuole impostare.
|
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/setgid.c
[95.30.37]
lib/unistd/setegid.c
[95.30.35]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/setgid.c
[94.8.37]
kernel/lib_s/setegid.c
[94.8.35]
getuid(2) [87.27], geteuid(2) [87.27], getgid(2) [87.22], getegid(2) [87.22], setuid(2) [87.51].
setjmp, longjmp - salvataggio e recupero della pila per i «salti non locali»
#include <setjmp.h> int setjmp (jmp_buf env); void longjmp (jmp_buf env, int val); |
La funzione setjmp() consente di salvare, in corrispondenza dei una posizione di memoria rappresentata da env, il contesto della pila dei dati per poterne recuperare lo stato in un momento successivo, attraverso longjmp(). Quando la funzione longjmp() viene chiamata, la sua uscita si manifesta al posto della chiamata di setjmp() a cui è stato fatto riferimento con env. Pertanto, quando la funzione setjmp() viene chiamata realmente, restituisce sempre il valore zero, mentre quando l'uscita di setjmp() deve in realtà manifestare il salto ottenuto con longjmp(), il valore restituito è quanto corrisponde a val (il secondo parametro di longjmp().
os32 realizza il meccanismo del salto con ripristino del contesto, attraverso chiamate di funzione, per facilitare la comprensibilità del codice.
La funzione setjmp() restituisce zero quando viene chiamata per salvare il contesto operativo, mentre restituisce val quando rappresenta il ripristino del contesto derivante dall'uso della funzione longjmp().
Le funzioni setjmp() e longjmp() fanno parte dello standard per motivi storici, ma il loro uso è decisamente sconsigliabile.
Quando si ripristina il contesto con longjmp(), è necessario che la pila precedente alla chiamata di setjmp() non sia stata compromessa. Pertanto, come condizione necessaria, ma non sufficiente, longjmp() può essere usato soltanto per ripristinare un contesto che nella pila attuale si trovi in una posizione antecedente (più interna).
lib/setjmp.h
[95.16]
lib/setjmp/setjmp.s
[95.16.2]
lib/setjmp/longjmp.c
[95.16.1]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_setjmp.c
[94.8.38]
kernel/lib_s/s_longjmp.c
[94.8.22]
signal(2) [87.52].
setpgrp - impostazione del gruppo a cui appartiene il processo
#include <unistd.h> int setpgrp (void); |
La funzione setpgrp() fa sì che il processo in corso costituisca un proprio gruppo autonomo, corrispondente al proprio numero PID. In altri termini, la funzione serve per iniziare un nuovo gruppo di processi, a cui i processi figli creati successivamente vengano associati in modo predefinito.
La funzione termina sempre con successo e restituisce sempre zero.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/setpgrp.c
[95.30.38]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
setuid, seteuid - impostazione dell'identità dell'utente
#include <unistd.h> int setuid (uid_t uid); int seteuid (uid_t uid); |
A ogni processo viene attribuita l'identità di un utente, rappresentata da un numero, noto come UID, ovvero user identity. Tuttavia si distinguono tre tipi di numeri UID: l'identità reale, l'identità efficace e un'identità salvata in precedenza. L'identità efficace (EUID) è quella con cui opera sostanzialmente il processo; l'identità salvata è quella che ha avuto il processo in un altro momento in qualità di identità efficace e che per qualche motivo non ha più.
La funzione setuid() riceve come argomento un numero UID e si comporta diversamente a seconda della personalità del processo, come descritto nell'elenco successivo:
se l'identità efficace del processo corrisponde a zero, trattandosi di un caso particolarmente privilegiato, tutte le identità del processo (reale, efficace e salvata) vengono inizializzate con il valore fornito alla funzione setuid();
se l'identità efficace del processo corrisponde a quella fornita come argomento a setuid(), nulla cambia nella gestione delle identità del processo;
se l'identità reale o quella salvata in precedenza corrispondono a quella fornita come argomento di setuid(), viene aggiornato il valore dell'identità efficace, senza cambiare le altre;
in tutti gli altri casi, l'operazione non è consentita e si ottiene un errore.
La funzione seteuid() riceve come argomento un numero UID e imposta con tale valore l'identità efficace del processo, purché si verifichi almeno una delle condizioni seguenti:
l'identità efficace del processo è zero;
l'identità reale o quella salvata del processo corrisponde all'identità efficace che si vuole impostare;
l'identità efficace del processo corrisponde già all'identità efficace che si vuole impostare.
|
|
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/setuid.c
[95.30.39]
lib/unistd/seteuid.c
[95.30.36]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_setuid.c
[94.8.39]
kernel/lib_s/s_seteuid.c
[94.8.36]
getuid(2) [87.27], geteuid(2) [87.27], getgid(2) [87.22], getegid(2) [87.22], setgid(2) [87.48], setegid(2) [87.48].
getuid(2) [87.51].
signal - abilitazione e disabilitazione dei segnali
#include <signal.h> sighandler_t signal (int sig, sighandler_t handler); |
La funzione signal() di os32 consente soltanto di abilitare o disabilitare un segnale, il quale, se abilitato, può essere gestito solo in modo predefinito dal sistema. Pertanto, il valore che può assumere handler sono solo: SIG_DFL (gestione predefinita) e SIG_IGN (ignora il segnale). Il primo parametro, sig, rappresenta il segnale a cui applicare handler.
Il tipo sighandler_t è definito nel file signal.h
, nel modo seguente:
typedef void (*sighandler_t) (int); |
Rappresenta il puntatore a una funzione avente un solo parametro di tipo int, la quale non restituisce alcunché.
La funzione restituisce il tipo di «gestione» impostata precedentemente per il segnale richiesto, ovvero SIG_ERR in caso di errore.
|
Lo scopo della funzione signal() dovrebbe essere quello di consentire l'associazione di un evento, manifestato da un segnale, all'esecuzione di un'altra funzione, avente una forma del tipo nome (int). os32 non consente tale gestione, pertanto lascia soltanto la possibilità di attribuire un comportamento predefinito al segnale scelto, oppure di disabilitarlo, ammesso che ciò sia consentito. Sotto questo aspetto, il fatto di dover gestire i valori SIG_ERR, SIG_DFL e SIG_IGN, come se fossero puntatori a una funzione, diventa superfluo, ma rimane utile soltanto per mantenere un minimo di conformità con quello che è lo standard della funzione signal().
lib/signal.h
[95.17]
lib/signal/signal.c
[95.17.3]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_signal.c
[94.8.40]
kill(2) [87.29].
sleep - pausa volontaria del processo chiamante
#include <unistd.h> unsigned int sleep (unsigned int seconds); |
La funzione sleep() chiede di mettere a riposo il processo chiamante per la quantità di secondi indicata come argomento. Il processo può però essere risvegliato prima della conclusione di tale durata, ma in tal caso la funzione restituisce la quantità di secondi che non sono stati usati per il «riposo» del processo.
La funzione restituisce zero se la pausa richiesta è trascorsa completamente; altrimenti, restituisce quanti secondi mancano ancora per completare il tempo di riposo chiesto originariamente. Non si prevede il manifestarsi di errori.
lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/sleep.c
[95.30.40]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
signal(2) [87.52].
socket - crea un socket, definendo solo il tipo e il protocollo
#include <sys/socket.h> int socket (int family, int type, int protocol); |
La funzione socket() crea un socket, ovvero un terminale di una comunicazione, restituendone il descrittore numerico, per poi potervi fare riferimento.
Il primo parametro della funzione (family)), noto anche come «dominio» del socket, può essere soltanto AF_INET per os32, corrispondente a un socket di dominio Internet IPv4; pertanto non è possibile creare socket di dominio Unix.
Il secondo parametro, type, definisce la modalità con cui avviene la comunicazione attraverso il socket. Per os32 questa può essere:
|
Il terzo parametro, protocol definisce il protocollo di comunicazione. Per os32 può essere:
|
In caso di successo la funzione restituisce il descrittore del socket creato; altrimenti si ottiene -1 e l'aggiornamento della variabile errno.
|
lib/sys/socket.h
[95.23]
lib/sys/socket/socket.c
[95.23.7]
kernel/lib_s/s_socket.c
[94.8.41]
socket(7) [91.2], accept(2) [87.3], bind(2) [87.4], connect(2) [87.11], listen(2) [87.31].
stat, fstat - interrogazione dello stato di un file
#include <sys/stat.h> int stat (const char *path, struct stat *buffer); int fstat (int fdn, struct stat *buffer); |
Le funzioni stat() e fstat() interrogano il sistema su di un file, per ottenerne le caratteristiche in forma di variabile strutturata di tipo struct stat.
La funzione stat() individua il file attraverso una stringa contenente il suo percorso (path); la funzione fstat si riferisce a un file aperto di cui si conosce il numero del descrittore (fdn). In entrambi i casi, la struttura che deve accogliere l'esito dell'interrogazione, viene indicata attraverso un puntatore, come ultimo argomento (buffer).
La struttura struct stat è definita nel file sys/stat.h
nel modo seguente:
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Va osservato che il file system Minix 1, usato da os32, riporta esclusivamente la data e l'ora di modifica, pertanto le altre due date previste sono sempre uguali a quella di modifica.
Il membro st_mode, oltre alla modalità dei permessi che si cambiano con chmod(2) [87.7], serve ad annotare altre informazioni. Nel file sys/stat.h
sono definite delle macroistruzioni, utili per individuare il tipo di file. Queste macroistruzioni si risolvono in un valore numerico diverso da zero, solo se la condizione che rappresentano è vera:
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Naturalmente, anche se nel file system possono esistere file di ogni tipo, poi os32 non è in grado di gestire i file FIFO, i collegamenti simbolici e nemmeno i socket di dominio Unix.
Nel file sys/stat.h
sono definite anche delle macro-variabili per individuare e facilitare la selezione dei bit che compongono le informazioni del membro st_mode:
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os32 non considera i permessi SUID (Set user id), SGID (Set group id) e Sticky; inoltre, non tiene in considerazione i permessi legati al gruppo, perché non ne tiene traccia.
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lib/sys/stat.h
[95.25]
lib/sys/stat/stat.c
[95.25.6]
lib/sys/stat/fstat.c
[95.25.3]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_stat.c
[94.8.42]
kernel/lib_s/s_fstat.c
[94.8.17]
sys - chiamata di sistema
#include <sys/os32.h> void sys (int syscallnr, void *message, size_t size); |
Attraverso la funzione sys() si effettuano tutte le chiamate di sistema, passando al kernel un messaggio, a cui punta message, lungo size byte. A seconda dei casi, il messaggio può essere modificato dal kernel, come risposta alla chiamata.
Il messaggio è in pratica una variabile strutturata, la cui articolazione cambia a seconda del tipo di chiamata, pertanto si rende necessario specificarne ogni volta la dimensione.
Le strutture usate per comporre i messaggi hanno alcuni membri ricorrenti frequentemente:
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Le funzioni che si avvalgono di sys(), prima della chiamata devono provvedere a compilare il messaggio con i dati necessari, dopo la chiamata devono acquisire i dati di ritorno, contenuti nel messaggio aggiornato dal kernel, e in particolare devono aggiornare le variabili errno, errln e errfl, utilizzando i membri con lo stesso nome presenti nel messaggio.
lib/sys/os32.h
[95.21]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
Vedere time(2) [87.59].
tcgetattr, tcsetattr - lettura o impostazione della configurazione del terminale
#include <termios.h> int tcgetattr (int fdn, struct termios *termios_p); int tcsetattr (int fdn, int action, struct termios *termios_p); |
Le funzioni che fanno capo al file di intestazione termios.h
consentono di gestire la configurazione del terminale, per ciò che riguarda l'input e l'output dello stesso. Va comunque osservato che os32 gestisce il terminale esclusivamente in modalità canonica, sostanzialmente equivalente a quella della vecchia telescrivente.
La configurazione del terminale viene letta o scritta attraverso una variabile strutturata di tipo struct termios, organizzata nel modo seguente:
struct termios { tcflag_t c_iflag; tcflag_t c_oflag; tcflag_t c_cflag; tcflag_t c_lflag; cc_t c_cc[NCCS]; }; |
Il membro c_cc[] è un array di caratteri di controllo, a cui viene attribuita una definizione. Il membro c_iflag serve a contenere opzioni sull'inserimento, ovvero sul controllo della digitazione. Il membro c_lflag serve a contenere delle opzioni definite come «locali», le quali si occupano in pratica di controllare la visualizzazione della digitazione introdotta e di decidere se l'interruzione ricevuta da tastiera debba produrre l'invio di un segnale di interruzione al processo con cui si sta interagendo. Gli altri due membri della struttura non vengono utilizzati da os32.
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La funzione tcgetattr() legge la configurazione del terminale connesso al descrittore fdn, mettendo i dati ottenuti nella struttura a cui punta termios_p; al contrario, tcsetattr() configura il terminale del descrittore fdn, in base ai dati contenuti nella struttura a cui punta termios_p.
La funzioni tcgetattr() e tcsetattr() restituiscono zero in caso di successo, oppure il valore -1 in caso contrario, aggiornando di conseguenza la variabile errno.
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È disponibile soltanto una modalità canonica di funzionamento del terminale.
lib/termios.h
[95.28]
lib/termios/tcgetattr.c
[95.28.1]
lib/termios/tcsetattr.c
[95.28.2]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s.h
[94.8]
kernel/lib_s/s_tcgetattr.c
[94.8.44]
kernel/lib_s/s_tcsetattr.c
[94.8.45]
time, stime - lettura o impostazione della data e dell'ora del sistema
#include <time.h> time_t time (time_t *timer); int stime (time_t *timer); |
La funzioni time() legge la data e l'ora attuale del sistema, espressa in secondi; se il puntatore timer è valido (non è NULL), il risultato dell'interrogazione viene salvato anche in ciò a cui questo punta.
La funzione stime() consente di modificare la data e l'ora attuale del sistema, fornendo il puntatore alla variabile contenente la quantità di secondi trascorsi a partire dall'ora zero del 1 gennaio 1970.
La funzione time() restituisce la data e l'ora attuale del sistema, espressa in secondi trascorsi a partire dall'ora zero del 1 gennaio 1970.
La funzione stime() restituisce zero in caso di successo e, teoricamente, -1 in caso di errore, ma attualmente nessun tipo di errore è previsto.
La funzione stime() dovrebbe essere riservata a un utente privilegiato, mentre attualmente qualunque utente può servirsene per cambiare la data di sistema.
lib/time.h
[95.29]
lib/time/time.c
[95.29.6]
lib/time/stime.c
[95.29.5]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_k.h
[94.7]
kernel/lib_s/s_time.c
[94.8.46]
kernel/lib_s/s_stime.c
[94.8.43]
umask - maschera dei permessi
#include <sys/stat.h> mode_t umask (mode_t mask); |
La funzione umask() modifica la maschera dei permessi associata al processo in corso. Nel contenuto del parametro mask vengono presi in considerazione soltanto i nove bit meno significativi, i quali rappresentano i premessi di accesso di utente proprietario, gruppo e altri utenti.
La maschera dei permessi viene usata dalle funzioni che creano dei file, per limitare i permessi in modo automatico: ciò che appare attivo nella maschera è quello che non viene consentito nella creazione del file.
La funzione restituisce il valore che aveva la maschera dei permessi prima della chiamata.
lib/sys/stat.h
[95.25]
lib/sys/stat/umask.c
[95.25.7]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
mkdir(2) [87.34], chmod(2) [87.7], open(2) [87.37], stat(2) [87.55].
Vedere mount(2) [87.36].
unlink - cancellazione di un nome
#include <unistd.h> int unlink (const char *path); |
La funzione unlink() cancella un nome da una directory, ma se si tratta dell'ultimo collegamento che ha quel file, allora libera anche l'inode corrispondente.
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lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/unlink.c
[95.30.42]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_unlink.c
[94.8.48]
wait - attesa della morte di un processo figlio
#include <sys/wait.h> pid_t wait (int *status); |
La funzione wait() mette il processo in pausa, in attesa della morte di un processo figlio; quando ciò dovesse accadere, il valore di *status verrebbe aggiornato con quanto restituito dal processo defunto e il processo sospeso riprenderebbe l'esecuzione.
La funzione restituisce il numero del processo defunto, oppure -1 se non ci sono processi figli.
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lib/sys/wait.h
[95.27]
lib/sys/wait/wait.c
[95.27.1]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_wait.c
[94.8.49]
_exit(2) [87.2], fork(2) [87.19], kill(2) [87.29], signal(2) [87.52].
write - scrittura di un descrittore di file
#include <unistd.h> ssize_t write (int fdn, const void *buffer, size_t count); |
La funzione write() consente di scrivere fino a un massimo di count byte, tratti dall'area di memoria che inizia all'indirizzo buffer, presso il file rappresentato dal descrittore fdn. La scrittura avviene a partire dalla posizione in cui si trova l'indice interno.
La funzione restituisce la quantità di byte scritti effettivamente e in tal caso è possibile anche ottenere una quantità pari a zero. Se si verifica invece un errore, la funzione restituisce -1 e aggiorna la variabile errno.
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lib/unistd.h
[95.30]
lib/unistd/write.c
[95.30.43]
lib/sys/os32/sys.s
[95.21.7]
kernel/ibm_i386/isr.s
[94.6.21]
kernel/proc/sysroutine.c
[94.14.28]
kernel/lib_s/s_write.c
[94.8.50]
close(2) [87.10], lseek(2) [87.33], open(2) [87.37], read(2) [87.39], fwrite(3) [88.49].
z_... - funzioni provvisorie
#include <sys/os32.h> void z_perror (const char *string); int z_printf (char *format, ...); int z_vprintf (char *format, va_list arg); |
Le funzioni del gruppo z_...() eseguono compiti equivalenti a quelli delle funzioni di libreria con lo stesso nome, ma prive del prefisso z_. Queste funzioni z_...() si avvalgono, per il loro lavoro, di chiamate di sistema particolari; la loro realizzazione si è resa necessaria durante lo sviluppo di os32, prima che potesse essere disponibile un sistema di gestione centralizzato dei dispositivi.
Queste funzioni non sono più utili, ma rimangono per documentare le fasi realizzative iniziali di os32 e, d'altro canto, possono servire se si rende necessario raggirare la gestione dei dispositivi per visualizzare dei messaggi sullo schermo.
lib/sys/os32.h
[95.21]
lib/sys/os32/z_perror.c
[95.21.9]
lib/sys/os32/z_printf.c
[95.21.10]
lib/sys/os32/z_vprintf.c
[95.21.11]
perror(3) [88.90], printf(3) [88.91], putchar(3) [88.38], puts(3) [88.39], vprintf(3) [88.137], vsprintf(3) [88.137].
Vedere z(2) [87.65].
Vedere z(2) [87.65].
Vedere z(2) [87.65].
«a2» 2013.11.11 --- Copyright © Daniele Giacomini -- appunti2@gmail.com http://informaticalibera.net