Questo capitolo descrive l'organizzazione del sorgente di a2, in modo da consentire una comprensione migliore del funzionamento di Alml.
Il sorgente di a2 è composto da un file principale, molto grande, che fa riferimento ad altri file esterni per vari motivi:
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I file .textchk.rules
e .textchk.special
, ovvero ortografia/errorieccezioni
e ortografia/particolari
, servono per l'uso di Textchk; mentre i file rimanenti nella directory ortografia/
riguardano Ispell.
L'inclusione dei file esterni, nel blocco principale, avviene per mezzo di istruzioni SGML del tipo seguente, dove si dichiara un'entità a cui si abbina il contenuto di un file intero:
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Altri pezzi ricorrenti di codice SGML sono dichiarati come entità interne, come questa:
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A seconda della circostanza, può essere necessario includere tali file o tali entità, oppure evitare la cosa. Per esempio, in una composizione che genera un file HTML unico non è il caso di ripetere certe informazioni sul copyright alla fine di ogni capitolo. Per questa e per altre ragioni, si utilizzano delle entità parametriche che nel sorgente vengono dichiarate in modo da disabilitarle:
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Queste entità parametriche controllano la dichiarazione di entità normali e l'inclusione di testo normale, come si può vedere nell'estratto semplificato che segue:
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Se tutte le entità parametriche viste in precedenza restano al valore originale (IGNORE), nessuna delle dichiarazioni che si vedono qui viene presa in considerazione. Se invece una di queste entità contiene il valore INCLUDE, allora le dichiarazioni relative hanno significato.
Il sistema controlla l'abilitazione di queste entità parametriche attraverso l'opzione --sgml-include=entità_parametrica, come per esempio nel comando necessario a generare una composizione in PostScript:
$
alml --ps --verbose
\
\ --sgml-include=PP
\
\ --sgml-include=NS
\
\ mio_file.sgml
[Invio]
Questa abilitazione preventiva prevale sulla dichiarazione di esclusione (IGNORE) interna al sorgente e si ottiene il risultato desiderato.
Anche la dichiarazione delle entità normali segue la regola per cui vale ciò che è stato definito per primo. Pertanto, per evitare problemi, dopo la dichiarazione condizionata all'attivazione delle entità parametriche, viene ripetuta una dichiarazione di tali entità in modo predefinito:
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Successivamente, nel corpo del file principale appare il richiamo alle entità relative per indicare il punto di inserzione del loro contenuto:
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Le tabelle u112.8 e u112.9 riepilogano le entità parametriche che controllano il sorgente di a2 e le entità normali più importanti.
Tabella u112.8. Significato delle entità parametriche più importanti, usate nel sorgente di a2.
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Tabella u112.9. Significato di alcune entità importanti, usate nel sorgente di a2.
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Il pacchetto dei sorgenti di a2 include il file Makefile
, per facilitare la composizione dell'opera. La tabella u112.10 riepiloga i comandi principali.
Tabella u112.10. Comandi relativi al file-make di a2.
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Si osservi che il formato ottenuto attraverso il comando make pstall va poi rielaborato con alml-extra (o alml-extra-menu), per riportarlo nell'ambito delle dimensioni di un foglio stampabile. In generale conviene convertirlo così:
$
alml-extra --a5x4-to-a7x4-2-a4 mio_file_ps
[Invio]
«a2» 2013.11.11 --- Copyright © Daniele Giacomini -- appunti2@gmail.com http://informaticalibera.net